manovre primo soccorso

Le manovre di primo soccorso

Le persone sono poco informate sulle manovre che salvano la vita in caso di bisogno. Cosa c’è di peggio di restare impotenti di fronte ad una vita da salvare? In effetti solo una bassa percentuale di persone sarebbe capace di praticare le manovre di primo soccorso necessarie in caso di emergenza. Girodmedical vi fornisce informazioni sui gesti da adottare in situazioni del genere.

 

Imparare a salvare delle vite

Le manovre che salvano in caso di soffocamento

In caso di soffocamento, i primi secondi sono cruciali. Cominciate a dare non più di 5 colpi sulla schiena della persona (in corrispondenza delle scapole) affinché quest’ultima tossisca per sbloccare l’oggetto che è la causa del suo soffocamento.

Se non cambia nulla, posizionatevi in piedi dietro la persona: esercitate una forte pressione tra l’ombelico e lo sterno per far sputare fuori l’oggetto in questione.

Se il problema persiste variate con 5 forti colpi sulla schiena e 5 pressioni sugli addominali.

Se la persona perde conoscenza chiamate i soccorsi e procedete con un massaggio cardiaco fino al loro arrivo o fino a quando non ritorna una respirazione normale.

soffocamento

 

Fate attenzione nel caso in cui sia un neonato a soffocare. Nel caso in cui succeda ed il bebè tossisca, basta lasciarlo continuare affinché sputi fuori da solo il corpo estraneo e liberi le vie aeree. Quindi cosa bisogna fare quando un neonato sta soffocando?

Se il bebè soffoca tenetelo a pancia in giù su un braccio, la testa verso il basso in corrispondenza della vostra mano in modo che abbia i piedi verso voi e il ventre in corrispondenza del braccio. È fondamentale sostenere la testa e la nuca del bambino per non fargli male.

Una volta sistemato per bene il bimbo, colpitelo 5 volte con delle pacche sulla schiena col il palmo tra le scapole. Prestate attenzione a controllare la vostra forza.

In seguito controllate l’interno della sua bocca per prendere il corpo estraneo. Non forzate perlustrando la bocca con le dite: il rischio è quello di spingere l’oggetto.

Se il bambino continua a non respirare posizionatelo verso di voi verticalmente e effettuate 5 compressioni toraciche in corrispondenza dello sterno usando due dita per fare pressione verso l’interno e verso l’alto (verso la sua testa) sullo sterno, a circa una larghezza di dito sotto la linea immaginaria che collega i suoi capezzoli per provare a rimuovere il corpo estraneo ad ogni compressione.

Controllate l’interno della bocca del bebè dopo ogni compressione sullo sterno per espellere il corpo estraneo. Continuate fino a quando non arrivano i soccorsi.

Le manovre che salvano in caso di malore o perdita di conoscenza

In caso di perdita di conoscenza, le manovre di primo soccorso sono le seguenti: è preferibile verificare che l’individuo non reagisca parlandogli o dandogli leggeri schiaffetti sulle guance. Se non c’è reazione, cominciate a liberare le vie respiratorie liberandogli il collo da qualsiasi oggetto fastidioso (collane, sciarpe, ecc.).

Posizionate l’individuo sulla schiena e giratelo in posizione laterale girandolo delicatamente sul fianco per evitare un soffocamento se dovesse, per esempio, vomitare.

Chiamate subito i soccorsi (118) e verificate la respirazione dell’individuo regolarmente aspettando l’arrivo dell’ambulanza.

malore

 

Le manovre che salvano la vita in caso di arresto cardiaco

In caso di arresto cardiaco, la persona collassa a terra. Verificate se respira o se reagisce o meno, parlandogli: se si tratta di un arresto cardiaco, il ventre non si muoverà più.

3 fasi si devono seguire in questo caso: chiamare i soccorsi, massaggiare e defibrillare.

Primo, per quanto riguarda il massaggio toracico, posizionate la persona sulla schiena, torso nudo e posizionatevi in ginocchio vicino a lei.

Secondo, posizionate il palmo della vostra mano al centro del petto e la seconda mano sopra la prima premendo da 4 a 5 cm a braccia tese e gomiti non flessi.

Terzo, diminuite la pressione per porre in essere una decompressione affinché il torace riprendi la sua dimensione iniziale.

Fate questa manovra 100 volte al minuto fino all’arrivo di un defibrillatore, con serie da 30 compressioni consecutive.

L’utilizzo di un defibrillatore permette di rilasciare una scarica elettrica nel corpo dell’individuo per tentare di far riprendere il suo cuore. Per questo, aprite il defibrillatore e seguite le istruzioni vocali che vi indicano dove posizionare gli elettrodi. Una volta avviato l’apparecchio, non toccate più la persona su cui andrete ad usarlo e aspettate i soccorsi.

È importante agire rapidamente: il cervello soffre molto velocemente, dopo 5 minuti di arresto cardiaco le lesioni cerebrali peggiorano fino a divenire irreversibili e  causano il decesso. Effettuare un massaggio cardiaco permette di far riprendere la circolazione del sangue verso il cervello e di ossigenare le cellule cerebrali.

Questi erano i punti essenziali sulle manovre di primo soccorso. Girodmedical spera che questo articolo vi sia piaciuto. Trovate i nostri consigli su come fare un massaggio cardiaco sul nostro blog.

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